giovedì 22 maggio 2008

DA UN ARTICOLO DI U. ECO

Alexis de Tocqueville scrive in quel gran libro che è 'La democrazia in America', ancora buono oggi sotto tanti profili, anche se è stato scritto 173 anni fa:

"Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri... Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell'ordine è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo".

E’ un brano che ho preso da L’Espresso, stralciato da un articolo di U. Eco; non voglio perderlo. Temo che in Italia stiamo scivolando verso quanto descritto in questo brano.

mercoledì 21 maggio 2008

IL GUERRIERO


"Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso per il bene degli altri. E' suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e sopratutto dei bambini, il futuro dell'umanità." Tatanka Iyotake più conosciuto come Toro Seduto capo Sioux.

lunedì 5 maggio 2008

Per una sigaretta

Verona, notte tra il 30 aprile ed il 1° maggio 2008:5 balordi, idioti, bulli, fascisti ammazzano di botte un ventenne perchè si era rifiutato di dare loro una sigaretta. Avete letto bene Verona,2008 e non 1938 in pieno regime fascista. Siamo tornati indietro di 70 anni. Un caso isolato? A sentire i veronesi pare di no. Sembra che a Verona sia frequente questo genere di evento. A Verona portare jeans e capelli lunghi sembra sia molto pericoloso. Questa è la destra che gli italiani hanno votato?
Temo - ahime - proprio che gli italiani sia un popolo fascista. E a Roma che farà il buon neo sindaco ex fascio che è andato a rendere omaggio alle Fosse Ardeatine? La storia cambia? Non credo. Come dice Palomba saranno "tempi cupi, cupissimi".